Presentata la società BolognaFiere Water&Energy
Bologna al centro della transizione ecologica
John Fawell: non solo pianificazione, ora è il tempo del fare
Bologna, 4 luglio 2022 – Bologna al centro della transizione ecologica. Si è tenuto oggi, presso la Biblioteca
Salaborsa di Bologna, l’evento di presentazione della società BolognaFiere Water&Energy – BFWE. “Ricerca
e Innovazione, Digitalizzazione, Sostenibilità: la strada per la transizione ecologica”, questo il titolo
dell’iniziativa che ha riunito allo stesso tavolo esperti nazionali e internazionali in tema di acqua, energia e
nuove tecnologie.
L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna, è stato organizzato da Mirumir
in collaborazione con BolognaFiere. Cambiamenti climatici, emergenza acqua, nuovi vettori energetici e
mobilità sostenibile, sono stati questi i temi al centro dell’iniziativa.
I lavori sono stati aperti dall’intervento di Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere che ha affermato:
“nasce una società, BFWE, che attraverso la promozione di sei manifestazioni, darà vita ad un appuntamento
dedicato ai grandi temi della transizione ecologica. Bologna è il luogo ideale in cui creare e far crescere una
simile iniziativa. Questo grazie ai rilevanti investimenti e progetti che, attraverso i fondi europei del PNRR e i
fondi regionali, la Regione Emilia-Romagna e l’Area Metropolitana di Bologna stanno mettendo in campo”.
Paolo Angelini, Amministratore Delegato di BFWE, ha dichiarato: “siamo certi che dalla nostra collaborazione
potranno scaturire sinergie importanti per lavorare insieme alla transizione ecologica del Paese. I temi al centro
dell’incontro di oggi saranno alla base delle 6 manifestazioni BFWE – Forum Accadueo, CH4, ConferenzaGNL,
Fuels Mobility (che include anche “la piazza della mobilità elettrica”), HESE, Dronitaly – che si terranno in Fiera
a Bologna, dal 12 al 14 ottobre”.
Successivamente, Ruben Sacerdoti - Responsabile Settore Attrattività, Internazionalizzazione e ricerca
(AIR), DG Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese della Regione Emilia-Romagna - ha evidenziato come il
tema della transizione ecologica sia al centro delle politiche della Regione. Attraverso il progetto “Emilia
Romagna Go green”, la Regione sta collettando le migliori esperienze ed opportunità di ricerca. È di
fondamentale importanza poter coordinare il lavoro di tutti gli stakeholder che sono impegnati e coinvolti nelle
sfide ecologiche, di rilievo l’investimento fatto sul tecnopolo big data per la transizione ecologica.
Bologna, ha affermato Anna Lisa Boni - Assessora Deleghe Fondi europei, cabina di regia PNRR,
coordinamento transizione ecologica, patto per il clima e candidatura "Città carbon neutral", relazioni
internazionali del Comune di Bologna - è impegnata in una trasformazione sistemica del territorio, al livello
climatico con l’obiettivo della neutralità al 2030. È necessario far comprendere a tutti gli attori socio-economici
che la sfida della transizione ecologica si vince se si arriva ad un “partenariato climatico”. In tale ottica, Bologna
lancerà nel prossimo mese di novembre la sottoscrizione di un contratto che metterà assieme soggetti pubblici
e privati, un partenariato verticale, basato su concreto piano di azione operativo .
Prima delle due tavole rotonde tematiche è stato intervistato John Fawell, Member Expert Committee GDWQ
(Guidelines for drinking-water quality) della World Health Organization che ha fatto emergere come
l’emergenza idrica che stiamo vivendo valichi i confini nazionali e caratterizzi il pianeta ad ogni latitudine.
“Pianificazione e progettazione sono essenziali ma questo è il momento di passare all’azione. Abbiamo
bisogno di paesi che guidino il cambiamento, nuovi modelli che siano d’ispirazione per il mondo”. La strada da
percorrere non è quella di un’unica grande soluzione ma – secondo Fawell – dobbiamo implementare una
gamma di azioni che abbiano un taglio locale. Efficientamento e riduzione degli sprechi come primo passo per
un percorso che sposi anche l’innovazione tecnologica. Creatività, coinvolgimento dei giovani e del territorio
sono gli aspetti fondamentali per il futuro del settore idrico.
“La sfida dei cambiamenti climatici e l’emergenza acqua” è stato il tema della prima tavola rotonda che ha
visto la partecipazione di: Andrea Guerrini, Componente collegio dell'ARERA e Presidente del WAREG
(Network regolatori idrici europei); Luca Lucentini, Direttore del Reparto di Qualità dell’acqua e salute
dell’Istituto Superiore Sanità; Luigi Petta, Responsabile Laboratorio Tecnologie per l'uso e gestione
efficiente di acqua e reflui dell’ENEA e Stefano Tersigni, Direzione centrale delle statistiche socio-
demografiche e ambientali dell’ISTAT. In termini generali, dalla discussione è emerso anzitutto come il tema
centrale sia quello di lavorare per ridurre la dispersione dell’acqua, stimata al 48%, sulla media nazionale. Ad
oggi, rispetto all’utilizzo, il prelievo maggiore, il 50% è legato all’agricoltura, il 36% è connesso alla potabilità
mentre la quota restante è riconducibile all’ambito industriale. Non solo buone pratiche e maggiore sensibilità
sull’utilizzo dell’acqua da parte del cittadino ma anche e soprattutto riuso, attraverso l’utilizzo delle acque reflue
che possono fornire un contributo decisivo, in sicurezza, come dimostrato dal progetto pilota del depuratore di
Cesena, cui hanno lavorato Enea e Regione Emilia-Romagna. Negli anni è stato evidenziato come gli
investimenti nel settore idrico siano raddoppiati passando da circa 30 euro a 66 euro per abitante. Così come
le aziende del settore vengono oggi valutate per la loro capacità dio lavorare sulla riduzione delle perdite.
Sul tema dell’approvvigionamento dell’acqua in sicurezza, non esiste una sola strada ma un mix di interventi,
fra i quali anche quello del ricorso alla tecnologia, come la dissalazione, in un’ottica di costi e benefici.
Nella seconda tavola rotonda, dal titolo “Lo scenario energetico del Paese: i nuovi vettori e la strada per la
mobilità sostenibile”, sono intervenuti: Romano Borchiellini, Coordinatore dell’Energy Center del Politecnico
di Torino; Paolo D’Ermo, Segretario Generale WEC Italia; Gian Luca Morini, Direttore del Laboratorio di
Fisica Tecnica - Delegato del Rettore all'Edilizia dell’Università di Bologna; Antonio Sileo, Direttore
dell’Osservatorio sull’Innovazione Energetica di I-Com e Fellow Green dell’Università Bocconi e Carmela
Tripaldi, Direttore della Direzione Ricerca e Sviluppo Nuove Tecnologie ed Aerospazio di ENAC.
In termini di scenario, si è posto in evidenza come la guerra non stia mettendo in discussione i pilastri della
transizione energetica ed ecologica, mentre in Europa l’attenzione è rivolta principalmente, quantomeno nel
breve periodo, alla diversificazione delle fonti. I relatori hanno affermato con forza che la strada della
transizione energetica passa necessariamente per un approccio olistico, basato sull’integrazione degli sforzi
tra settore pubblico e privato. È necessario, cioè, che la regolamentazione normativa proceda allo stesso ritmo
dell’innovazione tecnologica in materia energetica, per far sì che gli ambiziosi obiettivi europei possano trovare
un’effettiva concretizzazione. Al centro della discussione il tema infrastrutturale, fulcro imprescindibile per
l’effettiva applicazione delle nuove tecnologie attualmente in fase di sviluppo. Tra queste, particolare
attenzione è stata rivolta all’idrogeno e alle sue potenzialità per la mobilità, da coniugare necessariamente con
esigenze di sicurezza. La sfida però sarà quella di lavorare ad un diverso approccio al tema. Le infrastrutture
vanno intese in termini di beni della comunità, dall’intrinseco valore sociale. Indipendentemente dal
raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nei termini previsti, infatti, dovranno essere elaborate
soluzioni efficaci per i cambiamenti in atto.
BolognaFiere Water&Energy – BFWE – è la joint venture fondata da BolognaFiere, uno dei principali player
italiani del mercato fieristico e Mirumir, società che, da oltre venti anni, promuove e organizza iniziative
espositive e convegnistiche sui temi dell'energia e dell'innovazione tecnologica.
La mission di BFWE è fornire un contributo alla conoscenza e alla condivisione delle tematiche connesse al
valore economico e sociale dell’acqua, dell’energia e delle nuove applicazioni tecnologiche.
Solo attraverso un percorso di confronto costruttivo su basi scientifiche è possibile creare le condizioni per
procedere verso la transizione ecologica. Ricerca e Innovazione, Digitalizzazione, Sostenibilità sono le parole
chiave per BFWE.