Alcune multinazionali del settore oil&gas stanno sempre più espandendo le operazioni nel mercato dei veicoli elettrici. Ad esempio, BP ha già aumentato del 45% le vendite per la ricarica di veicoli elettrici nel terzo trimestre del 2021 (rispetto al trimestre precedente).
Ricarica rapida e crescita esponenziale della domanda - spinta anche dalle nuove regole per la decarbonizzazione -, sono questi i due fattori cardine al centro del cambiamento in atto. Dopo anni in cui la ricarica di veicoli elettrici è stata un’attività in perdita, gli impianti di ricarica rapidi stanno già aumentando i profitti. Emma Delaney, responsabile dei clienti e dei prodotti di BP, ha confermato che i margini sono sempre più vicini a quelli dei tradizionali impianti per la benzina.
Per questo, BP ha pianificato un ampliamento dei servizi di e-mobility con l’obiettivo di raggiungere i 70.000 punti di ricarica entro il 2030. Una crescita importante rispetto agli attuali 11.000.
Anche Royal Dutch Shell vede il potenziale del settore e ha in progetto 500.000 punti di ricarica in tutto il mondo entro il 2025. La Società ha recentemente inaugurato la sua prima stazione di ricarica ultraveloce per veicoli elettrici a Londra, in grado di caricare l'80% della batteria di un’auto in 10 minuti.
Fonti: FLEET magazine e Reuters