La guerra Russia-Ucraina ha portato ad un’impennata del prezzo dei carburanti e delle materie prime. Contro il quale, oltre alle misure già in atto, proprio l’agricoltura potrebbe fare molto.
Con questo scopo la Coldiretti rilancia il tema della produzione agricola di carburanti.
Nel PNRR sono previsti 1,92 miliardi di euro per lo sviluppo della produzione di biogas e biometano che è vista come una scelta strategica per il Paese. Grazie all’agricoltura e con lo sviluppo del biometano agricolo italiano è possibile arrivare ad immettere nella rete fino a 6,5 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030 e cioè il 10% del fabbisogno della rete del gas nazionale, riducendo la dipendenza del Paese dall’estero.
La produzione di combustibili da scarti della produzione agroalimentare, tra l’altro, metterebbe a disposizione, come sottoprodotti, anche materiali fertilizzanti, il cosiddetto digestato che contiene elementi quali azoto, fosforo e potassio ideali per i terreni grazie all’apporto di sostanza organica e di elementi nutritivi.
Il tema di fondo, comunque, non sono le tecnologie ma i costi. Già da tempo, per esempio, il sistema della cooperazione rappresentato da Alleanza Cooperative Agroalimentari aveva avvertito quanto fosse importante garantire a chi investe nel settore di operare senza perdere di vista la sostenibilità economica.
Fonte: La Difesa del Popolo